martedì 7 ottobre 2008

Gli eredi di Jacopone da Todi

Riportare tutto nella giusta luce: mi sembra più che opportuno, anche per alzare il tono di questo blog che sotto i colpi inferti dal capoclassifica e dal suo degno inseguitore rischia di scivolare in un terreno paludoso, caratterizzato da volgarità espressive e da rozzezze che vanno addirittura al di là dei nomi scelti dalle compagini che si affrontano su questi campi virtuali. E' necessario perciò spiegare a chiunque passi da queste parti che i nostri letterati capiclassifica non sono ciò che sembrano.

Ordunque, hanno impiegato sei giornate, qualche post e parecchi commenti ma alla fine si sono fatti riconoscere: si ispirano alla scrittura in Volgare del duecento.

All'inizio, considerato lo spessore agricolo delle loro considerazioni, sembravano infatti davvero dei villici più che dei villani, avevo pensato di ricondurre il genere letterario delle loro (ehm) opere addirittura ai nostri padri latini: non vi sarà sfuggito il continuo rimandare delle loro "moderate" liriche all'opera di Giunio Moderato Columella , De Rustica, che descriveva il lavoro agricolo e l'allevamento... Consapevoli di essere molto più pratici nel brandire una zappa che nel gestire uno spogliatoio , odono, anche se da lontano, gli sberleffi provenienti dal fondo classifica al grido di "cala trinchetto cala" nella certezza che arriveranno momenti tristi per i due poeti ed allora saran dolori....

PS. Rutto, il controscambio proposto a Joechip è veramente un affronto. Stai for'.

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